L'Odissea dei soldati italiani internati nella Germania nazista.
«Noi lavoriamo e lavorando, senza nostro volere, concorriamo alla causa del grande Reich. Che sia una causa che ormai agonizza sotto le fumanti rovine delle città magnifiche, ridotte a mezzi sepolcreti, non ha importanza.»
Dopo l’8 settembre 1943 più di 600.000 militari italiani furono catturati dai tedeschi e rinchiusi nei campi di concentramento in Polonia e in Germania. Costretti a lavori disumani, sfiniti dalla fame, dalla fatica e dalle percosse diventarono, di fatto, schiavi del Terzo Reich.
L’Autore racconta le vicende drammatiche di un gruppo di internati costretti a lavorare dapprima nella miniera di carbone di Basweiler, poi sulla linea del fronte per scavare trincee e costruire fortini, quindi in una fabbrica di Colonia, fino alla resa dei tedeschi e alla liberazione.
L'autore
Antonio Reviglio è nato a Racconigi (Cuneo) nel 1921. Ha partecipato alla Seconda guerra mondiale prima sul fronte occidentale e poi in Jugoslavia, dove fu catturato dai tedeschi. Dopo il ritorno in Italia si è laureato in Lettere e ha collaborato a riviste letterarie.
Pagine 208, Euro 14,00
mercoledì 14 maggio 2008
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