A partire da una critica di ciò che egli ha definito come “discorso interpretativo dominante”, che ha tentato di imporre, per tutta la durata del XX secolo, l’idea di una società senza attori, sottomessa ai determinismi soprattutto economici, Alain Touraine invita il lettore a riconoscere che l’unico modo che permetta di valutare i comportamenti di ognuno e le situazioni sociali è il riconoscimento dei diritti politici, sociali e culturali di tutti gli esseri umani considerati come esseri liberi e uguali. Esorta a considerare l’individuo in quanto soggetto, chiave di volta di una sociologia rifondata.
Alain Touraine (Hermanville-sur-Mer, 3 agosto 1925) è un sociologo francese. Ha studiato all'École Normale Supérieure di Parigi, diventando docente "agrégé" di storia (1950) ed è stato Rockefeller Fellow nel 1952 e 1953 presso le Università di Harvard, Columbia e Chicago, e fino al 1958 ricercatore presso il CNRS (Conseil National de la Recherche Scientifique). Nel 1956 ha fondato il Centro di ricerca di Sociologia del Lavoro all'Università del Cile e, nel 1958, il Laboratorio di Sociologia Industriale a Parigi (dal 1970 Centre d'Etudes des Mouvements Sociaux). È stato direttore di ricerca all'École Pratique des Hautes Etudes. Attualmente fa parte di diversi istituti di ricerca e di accademie scientifiche.
"Il pensiero altro"
di Alain Touraine
ARMANDO EDITORE
2009
pp. 240
€ 25
Collana: Modernità e società
88-6081-403-6
giovedì 26 marzo 2009
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