mercoledì 25 febbraio 2009

"New Italian Epic" di Wu Ming

New Italian Epic
Letteratura, sguardo obliquo, ritorno al futuro


Nella narrativa italiana sta accadendo qualcosa. Qualcosa di grosso. In meno di sei mesi un «memorandum» di teoria letteraria, pubblicato on-line, viene scaricato da piú di trentamila persone. Il dibattito si accende: tra scrittori e lettori, in rete e sui giornali, in incontri e conferenze, in Italia e all'estero. L'oggetto di tanto ragionare si chiama New Italian Epic.

Questo libro racconta come e perché, negli ultimi anni, molti romanzi italiani si siano attratti e incontrati fino a formare una vasta nebulosa, un «campo elettrostatico» letterario. È la nebulosa della «nuova epica italiana», come ha proposto di battezzarla Wu Ming dopo il primo avvistamento, nella primavera del 2008. Come un corpo celeste, attendeva solo di essere «scoperta» e descritta. Non è un movimento di autori, ma un dialogo tra libri. Opere diverse, ma costruite su un comune sentire, una rinnovata fiducia nella parola e nel raccontare, un'etica della narrazione che porta a unire attitudine pop e ricerca di storie complesse, sguardi obliqui sulla realtà e visioni di mondi alternativi, sovversione della lingua ed esperimenti «transmediali».
Ad aprire questa raccolta è l'ormai noto «memorandum» sul New Italian Epic, in una versione riveduta e ampliata. A seguire, due lunghi interventi esplorano la dimensione sociale e politica di questo nuovo approccio al mestiere di raccontare. Mestiere descritto come pratica di resistenza, perché «l'unica alternativa per non subire una storia è raccontare mille storie alternative».

«La letteratura non deve, non deve mai, non deve mai credersi in pace».

Wu Ming (in cinese mandarino «anonimo» o «non famoso») è un collettivo di narratori fondato a Bologna nel gennaio 2000, al momento composto da cinque persone i cui nomi anagrafici, benché non segreti, non rivestono alcuna importanza. Wu Ming ritiene che le storie siano «asce di guerra da disseppellire» e scava nel terreno fertile delle intersezioni tra Storia e Mito. Fondatori del gruppo sono i quattro autori di Q («western teologico», a firma «Luther Blissett», pubblicato da Einaudi nel 1999) e l'autore di Havana Glam (romanzo di viaggi nel tempo, voodoo e rock'n'roll, a firma «Wu Ming 5», pubblicato da Fanucci nel 2001). Wu Ming è anche curatore e co-autore dell'autobiografia di Vitaliano Ravagli, antifascista imolese e veterano delle guerre di liberazione in Indocina (Asce di guerra, Tropea 2000 ed Einaudi Stile libero 2005). Nel 2002 ha pubblicato 54 (Stile libero, 2002, e Super ET, 2008) e nel 2003 Giap!, volume che raccoglie parte del lavoro narrativo e mitologico del collettivo tra il 2000 e il 2003 (Einaudi). Nel 2007 Wu Ming ha pubblicato il romanzo Manituana per Einaudi Stile libero (nuova edizione nei «Super ET», 2009) e nel 2008 ha scritto un racconto per l'antologia Crimini italiani. Nel 2009 è uscito New Italian Epic (Einaudi Stile libero) dedicato al dibattito sul NIE, che è possibile seguire anche sul sito carmillaonline.com
Wu Ming cura una newsletter telematica gratuita, Giap. Ci si può iscrivere dal sito www.wumingfoundation.com

"New Italian Epic"
di Wu Ming
2009
Stile libero
EINAUDI
pp. XIV-208
euro 14,50
ISBN 8806196782

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