lunedì 16 febbraio 2009

"I miracoli della vita" di James Graham Ballard

Un grande scrittore, la sua autobiografia. L’occasione per scoprire di che cosa è fatta una ricerca di verità che dura da tutta una vita.

Tutta l’opera di James G. Ballard è un’autobiografia segreta. Utilizzando se stesso come lente su cui far convergere i raggi della contemporaneità, Ballard ha costruito una delle mappe più acute dell’immaginario tardomoderno: media landscape e geometrie dell’atrocità, tecnologia e sessualità. Ma ha sempre tenuto nascosta quella lente. Adesso la svela, in questa straordinaria autobiografia. Solo adesso, che si sente vicino alla fine, può raccontare direttamente la sua infanzia a Shanghai, i lunghi anni dell’apprendistato alla vita nel campo di prigionia di Lunghua, la morte prematura e insensata della moglie, la dedizione ai figli. Come ogni autobiografia, neanche questa racconta la “verità”, inaccessibile per definizione, ma diventa un’inestimabile chiave di lettura per tutti gli altri suoi libri.


J. G. Ballard è stato all’avanguardia della narrativa inglese. Nato nel 1930 a Shangai, dove suo padre lavorava, dopo l’attacco di Pearl Harbor è internato con la famiglia in un campo di prigionia e solo nel 1946 riesce a tornare in Inghilterra con i suoi.

"I miracoli della vita"
di James Graham Ballard
Feltrinelli
Traduzione di Antonio Caronia
Collana: I Canguri
Pagine: 240
Prezzo: Euro 17

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