lunedì 9 marzo 2009

"Quanta stella c'è nel cielo" di Edith Bruck

Quanta goccia c’è nell’oceano?
Quanta stella c’è nel cielo?
Quanto capello sulla testa dell’uomo?
E quanto male nel cuore?

Sándor Petofi

«Quanta stella c’è nel cielo» non è un errore, è il primo verso di una ballata amara del giovane Petofi, il grande poeta ungherese. Quei versi sono tra le poche cose che Anita porta con sé, insieme a molti ricordi laceranti.
Anita non ha ancora sedici anni. È una sopravvissuta ai campi. È bella, è sensibile, le prove della vita le hanno tatuato l’anima. Sta fuggendo da un orfanotrofio ungherese per andare a vivere a casa di una zia, Monika. Eli, il giovane cognato di Monika, è venuto a prenderla al confine per accompagnarla nel viaggio in Cecoslovacchia, dove si ritrova clandestina in un mondo ancora in subbuglio. Ma tutto questo a Eli non interessa: lo attira solo il corpo di quella ragazza e già sul treno, affollato di una moltitudine randagia, inizia a insidiarla in un gioco cinico e crudele.

Quanta stella c’è nel cielo è un romanzo dai risvolti inattesi. Racconta come si possa tornare dalla morte alla vita. E come, a volte, il cammino per ritrovare la speranza possa seguire trame imprevedibili. Protagonista, intorno ad Anita, è un’umanità dolente, alla ricerca di una nuova esistenza: c’è chi vuole dimenticare e chi vuole ricordare, chi mette radici e chi si imbarca per la terra promessa, chi vuole rifiutare per sempre ogni violenza e chi invece pensa che l’unico dovere è, dopo tutto, imbracciare il fucile per non essere mai più vittima.

Edith Bruck offre in queste pagine la storia palpitante di un’epoca cruciale del dopoguerra, quando tutto era in fermento tra mille difficoltà. Un’altissima meditazione sulla speranza, sulla straordinaria forza e fragilità di chi va verso una rinascita. E la grande capacità della Bruck è il risvegliare violente emozioni nel lettore.

Edith Bruck, di origine ungherese, è nata in una povera, numerosa famiglia ebrea. Nel 1944, poco più che bambina, il suo primo viaggio la porta nel ghetto del capoluogo e di lì ad Auschwitz, Dachau, Bergen-Belsen…
Sopravvissuta alle deportazione, dopo anni di pellegrinaggio, approda definitivamente in Italia, adottandone la lingua.
Nel 1959 esce il suo primo libro Chi ti ama così, un’autobiografia che ha per tappe l’infanzia in riva al Tibisco e la Germania dei Lager. Nel 1962 pubblica il volume di racconti Andremo in città, da cui il marito Nelo Risi trae l’omonimo film.
È autrice di poesia e di romanzi come Le sacre nozze (1969), Lettera alla madre (1988), Nuda proprietà (1993) e Lettera da Francoforte (2004). Nelle sue opere il più delle volte ha reso testimonianza dell’evento nero del xx secolo. Nella lunga carriera ha ricevuto diversi premi letterari ed è stata tradotta in più lingue.

"Quanta stella c'è nel cielo"
di Edith Bruck
Garzanti Libri
Collana: Nuova biblioteca Garzanti
Pagine: 180
ISBN: 8811683521
ISBN-13: 9788811683520
Data pubblicazione: 2009
Prezzo: € 16,60

Il libro verrà presentato martedì 10 marzo 2009, alle ore 17.30, presso la Libreria Bibli, in via dei Fienaroli 28, a Roma. Insieme all'autrice interverranno Neva Baiada ed Elio Pecora. L' incontro è organizzato dall'Unione Lettori Italiani.

Nessun commento: