martedì 6 maggio 2008

"Quattro giorni a Teheran" di Claudio Fracassi

Teheran, novembre 1943. Churchill, Roosevelt e Stalin si incontrano per decidere come sconfiggere la Germania di Hitler. La svastica nazista sventola su quasi tutta l'Europa. Ma non c'è ancora accordo, fra i Tre Grandi, sull'«operazione Overlord»: lo sbarco in Normandia, previsto per la primavera del 1944. Fra i leader alleati - aspramente divisi da vicende politiche e personali, ma visceralmente uniti dalla comune lotta contro il nazismo - si svolge, nei quattro giorni della Conferenza di Teheran una partita a scacchi fatta di colloqui, di intrighi, di duri e appassionati confronti persino durante i pranzi ufficiali. Venuto a conoscenza dell'incontro segreto, il vertice nazista ha progettato l'assassinio dei Tre Grandi: un colpo che segnerebbe le sorti della guerra e i destini del mondo. Nella metropoli asiatica si svolgono così, in quei giorni d'autunno, due vicende parallele - una politico-diplomatica, l'altra criminale - destinate fatalmente a intrecciarsi. Il libro ne segue ora per ora gli sviluppi, col ritmo di una spy story, ma con una totale e rigorosa aderenza alla documentazione storica e d'archivio: i verbali americani e sovietici (recentemente desecretati) e le memorie dei protagonisti.


Claudio Fracassi è stato direttore del quotidiano «Paese Sera» e del settimanale «Avvenimenti». Studioso di storia e dei meccanismi dell'informazione, ha scritto Aleksandra Kollontaj e la rivoluzione sessuale, Sotto la notizia niente e Le notizie hanno le gambe corte. Con Mursia ha pubblicato La lunga notte di Mussolini (2002), Bugie di guerra (2003), Matteotti e Mussolini. 1924: il delitto del Lungotevere (2004) e La meravigliosa storia della Repubblica dei briganti. Roma 1848 (2005).

(Mursia, pp. 374, euro 19,00).


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