giovedì 2 ottobre 2008

"Primo Levi. Una vita per immagini" di Philippe Mesnard

Primo Levi è il maggiore testimone del sistema e dell’esperienza concentrazionari, ma è anche un autentico intellettuale che ha saputo impegnarsi su questioni politiche e letterarie e produrre un vero e proprio pensiero.

È a un tempo scrittore, poeta, romanziere, narratore, drammaturgo, saggista. Per questo la sola categoria della testimonianza non è sufficiente a circoscriverne l’opera.

Per altro verso, lo scrittore, il pensatore e il testimone non potrebbero essere raccontati senza ricordare come la chimica ha costituito per lui un mestiere. La chimica è stata uno dei fattori che gli ha permesso di sopravvivere ad Auschwitz e, in seguito, di tenersi al margine dell'ambiente letterario ed editoriale al quale non sentiva di appartenere.


Un autorevole studio su Primo Levi, testimone, scrittore e intellettuale dai molteplici volti, arricchito da una straordinaria serie di foto inedite

Nel corso di questi ultimi anni, lo studioso francese Philippe Mesnard ha raccolto in tutta l’Europa tra gli amici e i famigliari di Primo Levi una notevole mole di fotografie che vanno dai primi momenti di vita dello scrittore torinese, ai ricordi di scuola e di università, fino agli ultimi giorni di vita (morto suicida l’11 aprile del 1987). Si tratta di fotografie famigliari, del tutto inedite, o di istantanee che colgono Levi sul luogo di lavoro, durante una conferenza, o un raduno di ex deportati; nel corso di una vacanza o legate a premi letterari, in Italia e all’estero. Fotografie che segnano le tappe del progredire del suo lavoro di scrittore e di testimone dell’Olocausto, fino a questo momento conosciute solo da pochi intimi.
Esse ci restituiscono un volto inedito e insieme profondamente ricco di suggestioni e di emozioni di uno scrittore sempre schivo. Alternate a un rigoroso studio biografico e a brani dei suoi scritti (tratti sia dalle opere letterarie che da articoli o interviste edite e inedite), queste fotografie costituiscono un utile complemento alla conoscenza e allo studio di Primo Levi scrittore e testimone della tragedia degli ebrei nel corso della Seconda guerra mondiale.

Un libro essenziale che si affianca alle opere e alle biografie già edite su Primo Levi e che offre al lettore e allo studioso dei materiali necessari per completare la biografia intellettuale dello scrittore torinese


Philippe Mesnard, italianista, è professore di letteratura comparata all’Haute Ecole di Bruxelles e all’Università di Marne-la-Vallée. È membro del consiglio scientifico della Fondation Auschwitz di Bruxelles e membro della commissione per l’insegnamento della Shoah per la Fondation pour la Mémoire de la Shoah di Parigi. Ha curato le mostre «Primo Levi. I giorni e le opere», e «Vittime. Istruzioni per l’uso». Tra le sue opere Témoignage en resistence (Stock 2007), l’edizione francese del Rapporto su Auschwitz di Primo Levi (Kimé 2005); Giorgio Agamben à l’èpreuve d’Auschwitz (Kimé 2001); Consciences de la Shoah (Kimé 2000); con G. Bensoussan e C. Saletti Des voix sous la cendre. Manuscrits des Sonderkommandos d’Auschwitz-Birkenau (Calmann-Lévy 2005). In Italia ha pubblicato il saggio: Attualità della vittima (Ombre Corte 2004); con Carlo Saletti ha curato Salmen Gradowski, Sonderkommando (Marsilio 2002).

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