“Se oggi c'è un problema della democrazia in Italia, è più un problema di principi che di istituzioni... Dobbiamo essere democratici sempre in allarme."Norberto Bobbio, “Risorgimento”, 1958
Il problema più urgente: riformare la giustizia. Separazione delle carriere, non obbligatorietà dell’azione penale, responsabilità civile dei magistrati, blocco delle intercettazioni telefoniche. Più che l’efficienza della giustizia ai politici sembra stare a cuore il controllo dei magistrati e la garanzia dell’impunità.
Questo libro spiega il come e il perché. Basta togliere l’iniziativa al pm e metterlo alle dipendenze del potere politico. O gli si può togliere il controllo della polizia giudiziaria. O limitare le intercettazioni. Mentre polizia, servizi e quindi il governo per motivi di sicurezza possono intercettare migliaia di cittadini. Un enorme archivio segreto. E nessuno dice niente.
In realtà molto si potrebbe fare per rendere più efficiente la giustizia. Subito. Tinti lo dimostra. E tutti lo sanno. Ma una giustizia che funzioni veramente fa troppa paura.
Bruno Tinti è stato Procuratore aggiunto presso la Procura di Torino. Dal dicembre 2008 ha lasciato la Magistratura. Ora, come dice lui, fa il cantastorie: scrive e racconta quello che ha imparato riguardo a leggi, politica, giustizia. Nel 2007 ha pubblicato con successo il libro Toghe rotte (ChiareLettere, 85mila copie), che è anche il titolo del suo fortunato blog sulla giustizia.
La questione immorale
di Bruno Tinti
Chiarelettere editore
Collana: reverse
Pagine: 205
euro 13,60
Il prossimo 23 febbraio Bruno Tinti presenterà "La questione immorale" nel corso della trasmissione televisiva "Le storie, diario italiano", condotta da Corrado Augias, in onda su Rai Tre, alle ore 12.45.
martedì 10 febbraio 2009
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