
Giancarlo Siani aveva un contratto come corrispondente da Torre Annunziata per il quotidiano "Il Mattino" di Napoli, ma in realtà lavorava a tempo pieno come giornalista "abusivo". Sperava di essere assunto, e probabilmente lo sarebbe stato se la camorra non lo avesse ucciso. L’autore di questo libro, coetaneo e concittadino di Siani, aveva percorso con lui un pezzo di strada, prima di lasciare Napoli e di accettare l’idea che la sua via sarebbe stata quella della letteratura e non del giornalismo. E così una di queste strade ha portato un giovane alla morte, l’altra un uomo ormai quarantenne a raccontare quegli anni e quell’uccisione.
Ma il "caso Siani" non e solo una storia giudiziaria tormentata e a suo modo avvincente che da poco si è conclusa con la condanna in Cassazione di esecutori e mandanti; il caso Siani è "il contesto", come lo chiamò Sciascia, sul quale non si farà mai luce ed è il marchio su una città intera e una generazione.
È quella città e quella generazione che Franchini racconta. Le racconta con un libro sulla morte e sulla sopravvivenza, che della città descrive l’antropologia, le vigliaccherie e le risorse, la dignità e le indegnità, la rinuncia al diritto elementare e le strategie per sostituirlo. Le racconta attraverso storie personali e familiari che disegnano lo sfondo di un luogo sempre sospeso tra il dramma sceneggiato e la tragedia reale, tra la violenza inscenata per burla e la spietatezza vera, assoluta.
Antonio Franchini è nato a Napoli nel 1958. Ha esordito nel 1991 con Camerati (Leonardo). Nel 1996 ha pubblicato Quando scriviamo da giovani. Di Marsilio sono Quando vi ucciderete, maestro? (1996) e Acqua, sudore, ghiaccio (1998). Ha pubblicato racconti e saggi critici in volume e su numerose riviste e ha partecipato all’antologia di scrittori meridionali I disertori (2000, Einaudi Stile libero).
"L'abusivo"
di Antonio Franchini
Marsilio
Collana Farfalle
pp. 256
Euro 14.46
2001
isbn: 978-88-317-7574-8
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