Nel 1999, Daniel Barenboim ed Edward Said danno vita al grande progetto della West-Eastern Divan Orchestra. Elena Cheah – violoncellista della Staatskapelle Berlin e della stessa Divan Orchestra – ce ne racconta la storia, attraverso una serie di ritratti che testimoniano le differenti identità dei musicisti, i conflitti, gli affiatamenti, le speranze.
Il libro
Attraverso le vite di alcuni musicisti della West-Eastern Divan Orchestra, Elena Cheah ricostruisce il percorso e il senso di uno dei progetti culturali di più forte rilevanza civile che hanno preso forma tra la fine del secolo scorso e il nuovo millennio. La West-Eastern Divan Orchestra fonde nel proprio organico professionisti arabi e israeliani. Le testimonianze qui raccolte mettono in luce la vitalità, le problematicità, gli entusiasmi che stanno intorno a quella forma tutt’affatto particolare di armonia che è il lavoro collettivo dell’orchestra. Concepita proprio come laboratorio di pace, la West-Eastern Divan Orchestra, è letta, in queste pagine, da molteplici prospettive che pigiano talora sul pedale esistenziale, talora su quello politico, talora su quello della costruzione di una professionalità musicale, al di fuori dei condizionamenti e delle traversie di un mondo ancora diviso e conflittuale.
Sull’esperienza della West-Eastern Divan Orchestra, Paul Smazcny ha girato un fondamentale documentario:Knowledge is the beginning.
Elena Cheah : ha iniziato lo studio del violoncello all’età di quattro anni e ha proseguito i suoi studi alla Julliard School. Ha suonato in numerose orchestre tra cui la Mahler Chamber Orchestra, L’Ensemble Modern, la Filarmonica di Berlino, l'Orchestra Tonhalle di Zurigo, la Staatskapelle di Berlino e la Divan Orchestra.
Insieme
Voci della West-Eastern Divan Orchestra
di Elena Cheah
Editore: Feltrinelli
Traduzione: Laura Noulian
Contributi: Daniel Barenboim
Collana: Varia
Pagine: 304
Prezzo: Euro 18
In libreria dal 15 gennaio 2009
Elena Cheah incontra il pubblico, il 20/01/2009, alle ore 18:30 presso Libreria Feltrinelli in Piazza Piemonte 2, a Milano.
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