martedì 14 aprile 2009

"Giovani e Belli" di Concetto Vecchio

Perché ha scelto Gianni Chiodi come candidato alla regione Abruzzo, chiedono in quei giorni a Berlusconi.
Risposta: “Perché è giovane e bello”.

“Non voto da tredici anni. Arrivederci Italia.”
Testimonianza di un trentenne italiano che oggi vive a Barcellona.

“Ma lei pensa d’inserirsi nella professione a trentasei anni? Ma dove crede di andare? Faccia dei figli piuttosto!”
Sandra L., avvocato, a un colloquio di lavoro.

“Tiriamo su ragazzine vestite da micromignotte.”
Luciana Littizzetto.

“La discesa in campo del presidente ha svegliato in me la passione civile. A noi giovani dice che dobbiamo svegliarci al mattino con il sole in tasca.”
Mariastella Gelmini, trentaquattro anni, neoministro dell’Istruzione.

“Qui va tutto a gonfie vele. Gli australiani sono molto amichevoli. Ho trovato lavoro. Non se ne parla di tornare a Verona.”
Stefano T., ventisette anni, nel 2008 si è trasferito in Australia.

“La verità è che ci siamo disumanizzati, proviamo terrore verso i sentimenti, non ci vogliamo più mettere in gioco, molto più facile dedicarsi al lavoro.”
Anna B., trentadue anni.

Concetto Vecchio, 38 anni, è giornalista alla redazione politica de “la Repubblica”. Vive a Roma. È autore di VIETATO OBBEDIRE (Bur Rizzoli 2005) sul '68 alla facoltà di sociologia di Trento, e ALI DI PIOMBO (Bur Rizzoli 2007) sul movimento del 1977 e il delitto Casalegno. Ha vinto i premi Capalbio e Pannunzio.

"Giovani e Belli"
di Concetto Vecchio
Chiarelettere
Principio Attivo
pagine 193
14 euro

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