"Il partito del cemento potrebbe rovinare le vacanze a molti" Raffaele Niri, Il Venerdì di Repubblica
Adesso come allora. Come ai tempi de La speculazione edilizia di Calvino (1957). Una nuova colata di cemento si abbatte sull’Italia, a partire dalla Liguria. La febbre del mattone non conosce ostacoli perché raccoglie consensi trasversali, e al diavolo il paesaggio.
Chi può, se ne va ai Caraibi. Castelli, ex fabbriche, conventi, colonie, ex manicomi, ospedali: tutto si può “riqualificare”, parola magica che nasconde ben altro.
Politici locali e nazionali, di destra e di sinistra, imprenditori, alti prelati, banchieri, siedono contemporaneamente in più consigli di amministrazione e si spartiscono cariche pubbliche, concorsi, appalti, finanziamenti.
Allo scopo servono anche associazioni culturali o in difesa dell’ambiente, appuntamenti gastronomici, feste e premi. Controllori e controllati spesso sono la stessa persona, famigliari o amici fidati.
“Fare sistema” da queste parti vuol dire costruire una rete sul territorio che non lascia spazi a chi non è della partita. In nome degli affari.
La Liguria sta coprendosi di quasi tre milioni di metri cubi di cemento e se non c’è più posto a terra, si prova sul mare, costruendo nuovi porti per decine di migliaia di posti barca. Non mancano neppure i grattacieli, opera di architetti prestigiosi (Bofill e Fuksas a Savona, Consuegra ad Albenga) che hanno messo da parte qualsiasi scrupolo paesaggistico (ma Renzo Piano si è ritirato da un progetto che inizialmente portava la sua firma).
Parlando di cemento e di piani regolatori, si arriva necessariamente a parlare della mancanza di regole di una classe dirigente in bilico tra l’imbroglio, la trama del sottogoverno e l’interesse personale. Di un’umanità approssimata moralmente e culturalmente.
Addio all’Alassio di Carlo Levi e di Hemingway, addio alla Sanremo di Calvino, addio alle Bocche di Magra della Duras, di Vittorini, Pavese, Einaudi. Addio alla Liguria degli artisti e degli intellettuali.
Ma non tutto è perduto, c’è chi si batte e ottiene risultati sorprendenti. Basta cominciare dal basso. Tutti possiamo esercitare il ruolo di cittadini, come dimostrano le associazioni libere e le iniziative che sono nate in questi mesi, in questi anni.
Ferruccio Sansa, già giornalista del Messaggero e de la Repubblica, è ora inviato del Secolo XIX. Ha pubblicato per la Bur-Rizzoli Milano da morire (con Luigi Offeddu, 2007). Collabora con MicroMega.
Marco Preve è giornalista de la Repubblica. Collabora con MicroMega.
Il partito del cemento
di Marco Preve e Ferruccio Sansa
Prefazione di Marco Travaglio
Collana Principioattivo
Pagine 320, prezzo 14,60
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Mercoledì, 17 settembre il libro viene presentato a Sanremo
Mercoledì 17 settembre alle ore 17,30 presso la Federazione Operaia Sanremese (Via Corradi, 47) verrà presentato il libro di Marco Preve e Ferruccio Sansa "Il partito del cemento" che parla della cementificazione selvaggia della Liguria.
Oltre agli autori saranno presenti:
- Daniela Cassini, Assessore alla Trasparenza del Comune di Sanremo;
- Franco Bonello, Consigliere Regionale Ligure
- Bruno Barbaro, Consigliere Comunale di Sanremo
L'incontro sarà moderato da Oscar Marchisio, direttore del Provinciale.
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Alle 17.15 ci sarà l'inaugurazione di "Betoniere roventi" (vedi filamato)
mostra satirica di Tiziano Riverso ispirata ai personaggi del libro.
Si invita la cittadinanza a partecipare
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